29.12.10

CIMITERO VIRTUALE

Cammino, il passo è piano, tra le tombe abbandonate di Myspace. Non è possibile diventare amico di un morto: di là non risponde più nessuno. Rimangono monumenti digitali, stanno lì per anni sempre uguali, il pixel non scolora - la pelle non invecchia. E sembra di toccare l'eterno, di entrare: nell'eterno materiale. Ci sono muri che non si possono toccare, sono muri che non si possono sporcare. Le foto, inchiodate in cornici virtuali, non danno alcun segno di malattia. Può trasparire dolore: anche quello eterno, come eterno il sospetto della gioia, eterno il senso - la sua memoria. Nessuno tolga queste tombe. Questa terra, terra che è finta, profuma: non c'è corpo che diventa concime, non c'è seme che si intrufola e poi sboccia: ma sprigiona di vita e di uomo. E' rimasto tutto com'era - lo schermo, istante immortale dall'ultimo accesso.

soneek mx rip
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