27.2.11

CANZONE

Sceglierò la canzone migliore per farti ballare,
oppure, lo giuro, ne canterò una dal nulla
- la mia chitarra è scordata, la voce può essere stonata
ma vibra ancora, più forte, timida e maschia.

Avanti e indietro faranno i tuoi passi come ieri,
su è giù la testa, l'attimo fuggiva - capelli raccolti,
ancora casta sarà la tua danza, dioniso cristiano,
così spontanea saprai di riti e gesti primordiali.

Sei già lontana adesso, e io, volgare, mi vesto di versi
invece di cercarti - so che abiti laggiù in campagna
dove si balla alle feste soltanto.

Canterò questi versi come si parla al bancone
- il gomito appoggiato al legno e la bocca vicina
all'orecchio, come si cerca la strada nel rumore.

Nessun commento: