8.2.11

DON FRANCESCO FUSCHINI



Io dico, se ci fossero lapidi anche per i cani!
per tutto quello che è vissuto,
che ha lasciato impronte in qualche cuore
orme sul prato o dentro in un canale.
Alzate una croce per ciò che è stato amato!
ognuno la conficchi nella terra santa,
sopra una pietra,
e speri ci sia salvezza per tutto!

2 commenti:

Crazy Träby Horse ha detto...

Mi sono preso un po' di tempo per leggerla a modo e in tranquillità, anche se so che i giudizi sono effimeri e passeggeri, forse più reali se fatti a caldo e meno meditati!!
Cosa ne penso??
Ovviamente da un punto di vista tematico parla di un momento triste, dopo la perdita di qualcuno o qualcosa...e avendo visto la data e il testo, non mi sembra assurdo un riferimento al cane dell'Eli!! Il voler ricordare anche quando il ricordo è dolore, il voler una prova tangibile dell'esistenza, "una lapide...per tutto quello che è vissuto", una sorta di 'memento memento' (è una cazzata che ho inventato io da buon non-latinista): un ricorda che devi ricordare. Un ricordare sia sentimentale ("che ha lasciato impronte in qualche cuore") che materiale ("che ha lasciato orme nell'erba o nel fango"). La seconda parte, invece, è (per me) un inno alla speranza, non certa, di un 'dopo', di una 'salvezza'...che non è certa (come dicevo) neanche per noi; non perchè non sia concreta, ma perchè è la fede che è effimera e volubile. Dico che è una mia opinione, perchè noto che Francesco Fuschini fu prete e, non conoscendo il suo pensiero, penso che avesse idee ben diverse e più chiare delle mie.

Giorgio Casali ha detto...

cavolo che super recensione! la poesia l'ho scritta qualche mese fa, e la morte della pallina era il momento giusto per pubblicarla.. Fuschini era un prete solitario, Pirro, il suo cane, era il suo amico migliore. Ha scritto pagine memorabili su di lui, letteratura vera. Non so se lui pensava alla salvezza anche per i cani, certo come hai detto tu il discorso sulla salvezza (degli uomini anche) è richiamato.. bella crazy grazie