C'era la luna quasi piena dopo la pioggia, giocava mischiandosi ai fari che premevano la torre, la rocca e l'albero, quel tetto provvisorio. E poi senza copione, si cercava di scrivere qualcosa: era giusto il freddo, molte cose anche erano giuste. Il silenzio normale, così lontano ieri da balle di fieno ed erba tagliata: si stava più sopra.
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