2.2.12

PIENO DI BENZINA



Altri libertini molto più cretini
spendono il mattino a pensare al pomeriggio
e il pomeriggio cosa fare dalle dieci:
in che locale parcheggiare, in quale poi scopare
senza coscienza del chilometro che scorre
dell’usura angosciante del tempo sui riflessi
dei muscoli e del cuore
o la gravità che sta dietro al fatto
di riempire il serbatoio di benzina.

4 commenti:

ferra ha detto...

quello che ho pensato leggendo il libro

Anonimo ha detto...

Quelli non sono "Altri libertini", sono solo più cretini!
La poesia però mi piace molto; come sempre grande e vero il finale.

Anonimo ha detto...

una poesia su Tondelli, anzi, su Altri libertini, prima o poi dovevi scriverla giorgio...un pò moralistica però...
Stefano

Giorgio Casali ha detto...

la poesia era in realtà sui nuovi-altri libertini...
gli altri libertini avevano coscienza del chilometro che scorre...
grazie a tutti per i commenti