15.1.13

NEL BICCHIERE DEI VOSTRI DESIDERI

to A.

"Sono all'apice Kevin, è il mio tempo questo. È il nostro tempo..."
L'avvocato del diavolo, 1997

Avete d'esser molto giovani, ma non sapete. È per non far conti con la morte che credete a chi vi dice di vivere tutto, che ogni lasciata è persa? L'han detto tutti, pure l'amico, ma è una favola vecchia: c'abbiamo creduto, e finché siam soli continueremo a crederci, faremo finta anche se non ci crediamo. Perché siamo condannati, abbiamo le catene: coglieremo l'attimo comunque, caleremo il bicchiere ch'è davanti (ci sia dentro qualunque fugacità: lo so, cara, quanto fascino che dà). 
Abbiamo creduto a tutti quelli che dicevano d'inseguire la nostra felicità; ne parlavano continuamente, l'avevano sempre in bocca: declinava con festa, cinema all'aperto, relazioni umane, amore. Abbiamo creduto a tutto non credendo a niente, ci siamo svuotati. Ora voi, lettori, direte: per fortuna non è questo il mio caso. Penserete d'esser liberi, di non esser levigati dagli eventi. Di non essere corrotti. E che basta esser giovani per redimersi. Presto non sentirete più la parola redenzione: non riuscirà a colpirvi, ne avrete già trovato surrogati; farete sport, volontariato, proverete a ingentilirvi leggendo qualche poeta. 
Sarete in ritardo. Il male no, non lo vedrete dentro di voi, non lo vedete: vi han detto che non c'è, che è un'opinione da vecchi, uno scherzo da preti; perché disturba; una nozione, ecco, solo una nozione che guasta il mare che sono le occasioni, le vostre occasioni, la vostra vita; il bicchiere dei vostri desideri.
Fratelli, ne rimarrete senza; vi troverete stanchi. Finirete a non pensarci, a non darlo a vedere: quando direte che sì, siete felici, in cuore saprete che non è vero. Avrete il corpo pieno di cose e mentirete, Dio quanto mentirete sul dancefloor, sul banco del locale, tirati per la cena di lavoro, con gli amici, negli occhi del vostro nuovo amore: avrete già imparato a sostenere sguardi, a tradire dal principio e così sia. 
Cambiate rotta, prendete in mano quel timone adesso, ché dopo è tardi 
- chiedete a chiunque. 

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