per Bruna C.
Un altro pezzo di paese è andato, un altro pezzo di centro, via Pellico Silvio, un altro pezzo d'infanzia, giovinezza, eternità stabile. Non parleranno più da quei balconi Bruna e Bruna, mogli Cuoghi e Malaguti, madri, nonne via via sempre più impaurite dal mondo che non le aspettava mentre loro rallentavano, rallentavano fino a fermarsi, a tornare bambine, ad avere bisogno di tutto, che è poco. Allora mi fermo, le spalle alla Rosta l'incrocio del paese, e dice mio padre dov'era il negozio dei nonni, il civico esatto, la loro casa sopra e le sue poche notti lì a dormire. Lo vedo guardar giù dalla finestra, giù nella strada del centro, quella di botteghe che sapevano e sanno che quelli del paese van fuori a comprare, vanno a Sassuolo.
È andato un rosario alla Madonna, è andato né veloce né lento, poco più che sussurrato da alcuni senza infine litanie; un figlio, la nuora, sua figlia, gli stessi che Roldo chiamavano il cane mentre io a cercar tane schieravo preciso in giardino i soldatini. I parenti gli amici. E ancora non capisco o gioco a non capire a che servano le spinte di preghiere nel breve momento, se ci sia tempo davvero dall'hora all'altro tempo che non vedo che non sento.