2.12.20

intervista su Pienne Radio

Qui è possibile riascoltare il podcast dell'intervista andata in onda martedì 1 dicembre su Pienne Radio. Un grazie sincero a Mattia Cattaneo per l'invito.

10.11.20

16.10.20

#domesticheabitudini @viamazzini43

Associazione Culturale Biasin è lieta di annunciare la prima serata di presentazione del nuovo libro di Giorgio Casali, “Domestiche abitudini. Poesie 2004-2019” edito quest’anno dalle Edizioni Contatti di Genova nella collana “Rubedo” diretta da Massimo Morasso. L’evento, a ingresso libero e con la moderazione del poeta Roberto Alperoli, si terrà giovedì 22 ottobre alle ore 21 presso lo spazio “viamazzini43” a Sassuolo in Via Mazzini 43.

- Introduzione a cura dell’Associazione Biasin
- Dialogo dell’autore con Roberto Alperoli e reading poetico.
- Interventi musicali di Fabio Chierici
- Bookshop a cura di Libreria Incontri
- Sponsor tecnico: Modularis di Vanna Zanotti


*** A causa delle indicazioni per la sicurezza relativa al COVID-19, l'evento sarà limitato a 30 posti. Per partecipare di persona è necessario prenotarsi tramite il form a questo link: http://www.viamazzini43.com/events/domestiche-abitudini/ Riceverete una e-mail di conferma della prenotazione (Importante! Se per qualunque motivo si è impossibilitati a presenziare, si prega di disdire la propria partecipazione inviando una mail a info@viamazzini43.com)

La presentazione sarà trasmessa in diretta Facebook qui ***

24.9.20

DOMESTICHE ABITUDINI

Edizioni Contatti - Genova 2020
Genere: Poesia
Pagine: 156
Formato: 11 X 18
ISBN: 9788894414141 


In Domestiche abitudini la “musica tranquilla” che anima da anni il racconto in versi di Giorgio Casali riesce a tenere insieme, in vivace ed estroso equilibrio, riflessione autobiografica e vocazione mistico-filosofica. Giunto a questo primo libro della compiuta maturità, Casali scrive un’originale poesia lirica in forma diaristico-memoriale, dando voce commossa agli echi e alle risonanze familiari e amicali delle questioni interiori che più lo ossessionano: la coscienza del tempo che scorre inesorabile, la presenza costante della morte, il tentativo di carpire schegge del sacro nello spazio-tempo della quotidianità, dal flusso della quale sa spiccare gli attimi eterni che prefigurano un senso. Dal “basso” di uno sguardo soltanto apparentemente orizzontale, questa raccolta si fissa nella memoria come una prova molto ben calibrata di poesia confessionale, atta a dar conto di una lotta poetica tra grazia e sconforto, peccato e redenzione. (nota di Massimo Morasso)

Per acquistare il libro online clicca qui, oppure ordinalo in qualunque libreria.

30.8.20

da una poesia di mario luzi

[...] E come io non dico altro, lui di nuovo: «O Mario,
com’è triste essere ostili, dirti che rifiutiamo la salvezza,
né mangiamo del cibo che ci porgi, dirti che ci offende».
Lascio placarsi a poco a poco il suo respiro mozzato dall’affanno
mentre i passi dei compagni si spengono
e solo l’acqua della gora fruscia di quando in quando.
«È triste, ma è il nostro destino: convivere in uno stesso tempo e luogo
e farci guerra per amore. Intendo la tua angoscia,
ma sono io che pago tutto il debito. E ho accettato questa sorte».
E lui, ora smarrito ed indignato: «Tu? tu solamente?»
Ma poi desiste dallo sfogo, mi stringe la mano con le sue convulse
e agita il capo: «O Mario, ma è terribile, è terribile tu non sia dei nostri».
E piange, e anche io piangerei
se non fosse che devo mostrarmi uomo a lui che pochi ne ha veduti.
Poi corre via succhiato dalla nebbia del viottolo.

Rimango a misurare il poco detto,
il molto udito, mentre l’acqua della gora fruscia,
mentre ronzano fili alti nella nebbia sopra pali e antenne.
«Non potrai giudicare di questi anni vissuti a cuore duro,
mi dico, potranno altri in un tempo diverso.
Prega che la loro anima sia spoglia
e la loro pietà sia più perfetta.»

Presso il Bisenzio, in Nel magma, Garzanti, 1963

24.8.20

 

:: Seconda serata ::
26 Agosto 2020, ore 21.00
Vignola, Piazza dei Contrari
𝗟𝗲𝗴𝗴𝗼𝗻𝗼:
Kabir Yusuf Abukar
 | 
Roberto Alperoli
 | 
Marco Bini
 | 
Giorgio Casali
 | Fabio Chierici | Marta Fiandri | Francesco Genitoni | Andrea Gibellini | 
Luca Ispani
 | 
Elisa Nanini
 | Alessia Natillo (
Agatalandia Vie
) | Antonio Nesci | Luciano Prandini | Emilio Rentocchini | Stefano Serri | Giusy Stefani | 
Mariadonata Villa
𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮𝗹𝗶
Marco Baroni
 | Lalo Cibelli | Antonio Rigo Righetti
Presenta Donatella Allegro

14.7.20

... la poesia è innanzitutto forma

La poesia è innanzitutto forma; forma che per grazia d'intuizione stilizzata si propone d'interrompere il flusso del tempo, e la minaccia di non-senso che esso porta con sé. 

Massimo Morasso

2.6.20

In questa notte di tornanti

Alcune poesie inedite sul numero 3 di La foce e la sorgente (nuova serie), a cura di Marco Ercolani e Lucetta Frisa, qui

6.5.20

Inchinami a ciò che di me è più grande

Portami in faccia ancora il vento
e le luci da sopra la collina,
raccontami famiglie, il borgo del paese,
le piante che dovevi arrampicare.

Dimmi dei prati dove giocavi,
di cosa c’è adesso ne ha preso il posto,
di cosa sarà di queste mie mani.

Curami avvolto nel centro del letto,
inchinami a ciò che di me è più grande,
fischiami l’harvest fammi 
addormentare.

da Domestiche abitudini (Contatti editrice, 2020)

19.4.20

per grazia irricevuta

Il piazzale contava cinque dei fedeli del paese. Ascoltavano la Messa dagli altoparlanti, composti e silenziosi, chi in ginocchio, sul largo piazzale, perché le porte del santuario erano sbarrate. Poi i prelati uscirono col Santissimo esposto, per benedire il paese, e uno smartphone perché tutto fosse online. Obbedivano agli ordini superiori. Pregarono la Vergine perché proteggesse i fedeli, tenuti fuori, lontano dalle grazie. 

21.3.20

PREGHIERA ALLA B.V. DEL CASTELLO DI FIORANO


Vergine gloriosissima, 
che su questo colle di Fiorano 
vi siete degnata di innalzare 
il vostro trono di misericordia, 
ove diffondete, 
da oltre quattro secoli, i vostri favori,
noi, gementi sotto il peso delle angustie e tribolazioni, 
detestando sinceramente pentiti i nostri peccati,
a voi, che siete la nostra Avvocata,
la Speranza nostra, innalziamo, pieni di confidenza, 
la nostra umile preghiera.

Vedete, o Madre, 
quanti pericoli nell'anima e nel corpo ci circondano,
quante calamità ed afflizioni ci turbano.
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi,
delle anime nostre, delle nostre famiglie, 
dei nostri parenti, dei nostri cari defunti
e di tanti che si dicono cristiani e pur amareggiano 
il cuore amabilissimo del vostro Gesù.

Pietà imploriamo per la Patria nostra, 
per il mondo intero, che pentito 
ritorni al vostro cuore, o Madre di Misericordia. 

Non cessate, o Potentissima, di interporvi per noi
davanti al vostro Divin Figlio, fin che tutti condotti 
ci abbiate alla Patria celeste.
Così sia.

(trad. secolo XIX)

11.3.20

Non temere i terrori della morte
se la spina che rimane conficcata
porterai alla fine nella carne
non del tutto intonacata.