2.4.22

una poesia di angelo fiocchi

Il lontano rintocca nel presente
minuti suoi nettissime distanze
come tra morte ed indugiate e vita
scandita a palmi d'oro estese quanto
giardini d'età tarda e infanzia in fosche 
endemica foreste incresce il tanto
perdersi nel mai raggiunto ritrovarsi
riservato dal passar dell'ore
fuor di passato a giorno

Angelo Fiocchi, Altr'atto, L'arzanà, 1989