28.10.14

CENTO VOLTE

E' Dio che ti manda l'invito. Forse tu non volevi mangiare, volevi star magro e continuare a vomitare, a vivacchiare: prendere un po' qua e un po' là, senza aver gioia mai. E poi all'invito aggiunge una donna, che è quella che ha scelto: ed è così bella. Aggiunge i tovaglioli e le posate, ti cuoce i maccheroni, ti mette il piccante. Porta il vino, e nel tavolo ci mette una candela, ti lascia l'accendino, attacca la musica che serve, va bene. Poi tira indietro la sedia, la scosta per te. E' tutto pronto, davvero. 

26.10.14

per Claudio
(la poesia che non si dice)

Negli occhi di suo figlio che ha chiamato come il grande cantautore. E' lì che dice che tutto smette, come muoiono le piante. E allora che dico? Non dico niente, se non che ci manchiamo. Ha la luce spenta, e io non sono il faro. Scrivo cose che ho sentito, quelle belle non sono mia farina. Aver fede, lasciare entrare: a dispetto di noi, del nemico che teniamo, che ogni sera corteggiamo. 

10.10.14

...e a dispetto di tutto il bene che gli augurò la sera prima, fermò la vettura, abbassò il finestrino e gli mostrò il dito medio. 

4.10.14

[NONOSTANTE LA CURA DEI GIARDINI]

Nonostante la cura dei giardini
col mondo ti sporchi ogni volta che cammini
e non pare, in certe circostanze,
di dover trascinare la polvere
portarla in casa, nelle tue stanze - 
vedi sul soffitto c'è un ragno da ammazzare.