Sarebbe
l'ultima domenica dell'estate, noi che sappiamo nel nostro
paese quando cala il tramonto a settembre: dopo la festa, dopo che
spengono i fuochi artificiali. Allora è un adieu la sigaretta, l'ultimo saluto
prima dell'autunno, l'inverno terribile, la nuova primavera. Diventano nove le
paglie bruciate, dieci forse: perché in collina ho mangiato il gelato, perché
racconti dei capricci di tuo figlio, dell'amica tua pazza che è scappata. Anche
il sole sembra tramontare, quasi le venti abbiamo ritardato. Ché poi si sente,
è semplice l'amore: meno intricato delle parentele che rammenti; più come una
tartaruga sulla strada, centenaria, sul lato della curva: la corazza
indistruttibile: abbandonata: scendono persino dei ragazzi per curarla.
Nessun commento:
Posta un commento