10.9.12

UNA TARTARUGA

Sarebbe l'ultima domenica dell'estate, noi che sappiamo nel nostro paese quando cala il tramonto a settembre: dopo la festa, dopo che spengono i fuochi artificiali. Allora è un adieu la sigaretta, l'ultimo saluto prima dell'autunno, l'inverno terribile, la nuova primavera. Diventano nove le paglie bruciate, dieci forse: perché in collina ho mangiato il gelato, perché racconti dei capricci di tuo figlio, dell'amica tua pazza che è scappata. Anche il sole sembra tramontare, quasi le venti abbiamo ritardato. Ché poi si sente, è semplice l'amore: meno intricato delle parentele che rammenti; più come una tartaruga sulla strada, centenaria, sul lato della curva: la corazza indistruttibile: abbandonata: scendono persino dei ragazzi per curarla.

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