30.5.11

DIARIO TRA LE RIGHE DI FABIANA SIGNORINI


Ho riletto un libro stanotte che m'era piaciuto. L'ho riletto perché ho parlato con l'autore due ore. Mi ha detto com'era quando stava scrivendo, dov'era - di fronte al mare, lo stesso dove leggevo i miei fumetti. Mentre scriveva, il culo sulla sabbia e un thè alla pesca, io vicino maledivo un amore. Lei scriveva, io non ancora: piangevamo insieme, distanti, non più di sette chilometri lontani. In vacanza entrambi sullo stesso mare, nella stessa parte di provincia: dietro avevamo i monti, aguzzi di marmo, come una certezza garanti dei suoi giochi di parole e di pianto. E il coraggio, credo, di continuare un diario.

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