Agnese Ramundo, Dormi, 2012 |
Guardando la sabbia dalla clessidra
senza misericordia appoggiarsi
al lato opposto, oppure vederti crollare
sulle ceramiche del nostro corridoio,
anticipando il tempo o forse obbedendo
- un vizio che è nostro familiare -
e solo immaginare con gli occhi tutto questo,
e solo gridando col silenzio
'dall'assenza preservami Signore'.
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