25.8.17

una poesia di alberto cellotto

Con ancora un'ora di luce
l'altra sera
da distante mi sono
sembrati davvero tre
buoi al traino, venendo
verso di me. Ma
era solo l'aratro che
traballava quando si capovolge
a bordo del campo
lungo la statale senza alberi che punge
più di un albore.

Poi un riccio pianissimo,
attraversando la strada.
Una, due macchine, io la terza
lo hanno coperto di un fruscio
di pneumatici, la quarta
deve averlo centrato. 

Pertiche, La Vita Felice, 2012.

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