23.6.25

Ciao Giò


Avere dei sogni giganti
e non riuscirli a curare
con queste mani inadatte
all'intelligenza del giardiniere
Sono soltanto un piccolo fuoco intenso
in cui bruciare per il tempo di una vacanza
e mai per sempre
anche se poi ti rimarrà la cenere
sui polpastrelli e sotto le unghie
e forse qualche pensiero avrà ancora il mio viso
Ma io resto qui accovacciato sul letto
con questo cuore ancora da autenticare
e un volo ancora da costruire
La notte ha la morbidezza del gatto
lo sguardo sereno di una madre
che ti accoglie tra le braccia
e il tocco vellutato dell'amante
che ti disarma con un solo gesto
Se ieri ero soltanto un ragazzo
domani sarò un astronauta
vedrò la terra dalla luna
e smarrirò tutte le scure paure
nella luce delle stelle
La solitudine non è intorno a noi
ma dentro di noi
bisogna solo saperla accettare
e poi continuare a viaggiare
Perché se ieri ero soltanto un ragazzo
domani sarò un astronauta

Giovanni Gigliano, "L'astronauta" da L'ultima sigaretta, Lulu, 2009

31.5.25


Ed ora si può andare a dormire
l’hanno messa alla radio la canzone
nello spazio richieste della sera
– anima e cuore, siamo più vicini –

da Sotto fasi lunari

22.4.25

La poesia

La poesia non è solo una questione di nervi,
ma in parte sì: col fumo sempre che t'impasta
nuova vita e nuovi versi sbocciano:
sì, come un fiore,
ma l'inchiostro appassisce sul bianco. 

Dove starei senza biro
senza un foglio vergine di carta
che brama d’essere tastato, inseminato.

***

Voi, scribi, pagati per montare
slogan pubblicitari, cercate
il bello dei colori, la velocità della scena,
l'appetibilità delle forme della carne.
Siamo simili? 
Spero di no.

(Notte provincia)