23.6.25

Ciao Giò


Avere dei sogni giganti
e non riuscirli a curare
con queste mani inadatte
all'intelligenza del giardiniere
Sono soltanto un piccolo fuoco intenso
in cui bruciare per il tempo di una vacanza
e mai per sempre
anche se poi ti rimarrà la cenere
sui polpastrelli e sotto le unghie
e forse qualche pensiero avrà ancora il mio viso
Ma io resto qui accovacciato sul letto
con questo cuore ancora da autenticare
e un volo ancora da costruire
La notte ha la morbidezza del gatto
lo sguardo sereno di una madre
che ti accoglie tra le braccia
e il tocco vellutato dell'amante
che ti disarma con un solo gesto
Se ieri ero soltanto un ragazzo
domani sarò un astronauta
vedrò la terra dalla luna
e smarrirò tutte le scure paure
nella luce delle stelle
La solitudine non è intorno a noi
ma dentro di noi
bisogna solo saperla accettare
e poi continuare a viaggiare
Perché se ieri ero soltanto un ragazzo
domani sarò un astronauta

Giovanni Gigliano, "L'astronauta" da L'ultima sigaretta, Lulu, 2009