"you are ruining your awful country and me
it is not new to do this it is terribly
democratic and ordinary and tired"
Frank O'Hara
Si parlava di soldi, di strategie cinematografe-industriali: si diceva del calo delle vendite, dell'aumento del biglietto o delle cineprese - oggi chiunque fa un film sul balcone, ed è un capolavoro (stiamo sfornando capolavori). Hanno detto che i Francesi proteggono il cinema nazionale obbligando le sale a percentuali di visione: da noi qui Va Tutto Male, i geni sono incompresi sul balcone: Giovani Registi a latifondo. Che arrivino Mentalità Nuove!, che si impari Da Fuori: Competizione-Politicismo-Auto-Produzione. Si diceva: Arte! Cultura! Indipendenza! (che le finanzino la bontà dello Stato o l'intelligenza del Partito). E' Democratico odiare il multisala: che brutto tipo-di-fascismo, non abitua il popolino al corto. Ma si parla spesso per parlare: convincersi di avere Idee quando mancano, pontificare Fedi in assenza di fedi. Così, che pellicola può uscire? C'è qualcuno che gira la speranza, un cristorisorto in questa Uguaglianza? Scambio del mezzo con il fine come sempre: ma conta più il film o l'Indipendenza? Guardo intorno, sembra preferibile partire già morti. Santodio, registi, veritate: distruggete la Corrente Morale!
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