11.4.12

LORO GIUDICANO L'ANDARE A MESSA COME UN FATTO DI BENESSERE, INVECE

non è perché c'ho noia o che Dio faccia stare bene (non vedo le farfalle, la pace spesso non fa fusa nel mio cuore; potrei correre per questo e sfogarmi in tangenziale, praticare un'arte orientale, andare nei dancing guidare l'ambulanza scopare); aborro l'idea di benessere: credono che pregare debba rendere felici, per forza di cose, da cosa nasce cosa. non è per questo che voglio bene alla mia nonna, non per questo stringo forte la mia donna. parla dentro il mio Signore, la terra bacio, scrivo, ribacio: in me languisce il mio spirito e si agghiaccia il mio cuore. so l'abbandono e il male là sul legno; là, lì, qui: i chiodi non credo facciano bene, ne ho l'ombra sul polso, frammenti più dentro. ma Cristo è risorto, ha tolto la pietra: a questo rispondo, questo lo vivo. due Tempi adesso ho conosciuto. loro no, questo non lo sanno: e guardano un po' male.

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